Per malocclusione dentale si intende il disallineamento tra le due arcate dentali. A molti potrà sembrare un mero difetto estetico, ma in realtà è una vera e propria patologia che può creare fastidi importanti. Talvolta, questi fastidi possono sfociare anche in seri disturbi che sarebbe un errore sottovalutare. Esistono diversi livelli di gravità per la malocclusione dentale e i fastidi che essa comporta spesso non si limitano a riguardare solo la bocca ma coinvolgono anche altre parti del corpo.
Tipi di malocclusione dentale
Esistono tre tipologie di malocclusione che vengono distinte per classi.
La malocclusione di prima classe si ha quando l’arcata superiore sovrasta lievemente la mandibola. In questo caso il morso è normale e solitamente non comporta alterazioni funzionali.
La malocclusione di seconda classe si ha quando la mascella sovrasta in modo evidente la mandibola. Quella di terza classe, invece si manifesta quando i denti dell’arcata inferiore sovrastano quelli dell’arcata superiore.
Le cause
Sono quattro le possibili cause della malocclusione dentale, vediamole nel dettaglio.
- Abitudini sbagliate. Primo esempio è la suzione del pollice nei bambini molto piccoli o la cattiva abitudine di spingere la lingua sui denti durante la deglutizione;
- Interventi odontoiatrici sbagliati. Succede quando, ad esempio, si eseguono impianti dentali o otturazioni in modo totalmente scorretto;
- Fattori genetici. in questo caso è dovuta ad un fattore genetico o ereditario e non si può in alcun modo prevenire;
- Patologie persistenti. Queste sono le cause di particolare interesse clinico perché si tratta di cause dovute a patologie già presenti e persistenti. L’abitudine a digrignare i denti ad esempio, tecnicamente detto bruxismo, può causare questo tipo di patologia. A causare la malocclusione dentale anche la perdita o lo scheggiamento di più denti sui quali non si è poi prontamente intervenuti, fratture mandibolari che si sono saldate male, artrite reumatoide e tumori della bocca e della mandibola.
Come riconoscere i sintomi
La malocclusione dentale spesso si trasforma in un visibile difetto fisico che può mettere a disagio chi ne soffre. Ma oltre al problema estetico, questa patologia causa dei disturbi da non sottovalutare e che spesso sembrano ben lontani dall’essere collegati alla bocca. I comuni effetti sono la cattiva masticazione e il sanguinamento gengivale fino ad arrivare alla tendenza a respirare sempre con la bocca aperta perché si ha difficoltà fisica a tenere i denti serrati. Dolori articolari e postura scorretta, sono invece gli effetti che difficilmente sembrano ricondurre alla malocclusione dentale. Questa patologia, inoltre, aumenta il rischio di carie, gengiviti, di asma, bronchite e rinosinusite cronica.
Come curare la malocclusione dentale
Per curare la malocclusione è anzitutto necessario che venga diagnosticata da un dentista specializzato. Solo così si può essere certi che sintomi ed effetti siano davvero riconducibili a questa patologia.
Una volta accertata la diagnosi, il medico dentista opterà per la terapia più adeguata da seguire. Se il problema è causato solo dalle cattive abitudini, anche una semplice rieducazione può apportare notevoli benefici. Generalmente la malocclusione si corregge con un apparecchio dentale e, in alcuni casi, con l’estrazione di alcuni denti. La possibilità di portare l’apparecchio fisso o mobile è la via più consigliata e tracciata che conduce ad ottimi risultati senza effettuare interventi dolorosi e invasivi. Se la malocclusione è causata da bruxismo, spesso e volentieri è sufficiente un bite per superarla.
Solo in ultima analisi, in casi estremamente complessi, si dovrà poi valutare la possibilità di un intervento chirurgico più invasivo.
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